In occasione della finale del Sanremo Music Awards a Venezia Davide Lo Surdo è stato premiato
come
“Chitarrista più veloce del mondo”.
Nella cornice dell’Hotel
Hilton di Venezia, per la finale della prestigiosa Kermesse musicale, Davide Lo Surdo è salito
sul podio dei vincitori della sezione “Rising
Star”, ottenendo l’Awards come “Chitarrista
più veloce del mondo”.
In qualità di premiato farà parte della “Via della Seta” musicale; una sorta di Tour/Carovana, dove i
vincitori percorreranno oltre 9.000 Km in Bus per tutta la Via della Seta,
facendo tappa in oltre 25 paesi, in
altrettanti teatri. Un percorso musicale che li porterà a calcare i palchi di
mezza Europa e parte dell’Asia, fino ad arrivare alla finale di Pechino dopo 3 mesi di concerti e promozione.
Davide si è guadagnato questo posto per la sua bravura e il
suo talento naturale, dopo anni di militanza attiva nel mondo dello Show
Business.
Questo giovane musicista ha fatto tournèe in tutto il mondo
dal Messico alla Germania, alla Svizzera, Regno Unito, USA, al fianco dei
migliori chitarristi del pianeta, parliamo di Michael Angelo Batio, Steve Vai, Matthew Mills, Neil Zaza, Mike Stern e
Ritchie Blackmore (chitarrista leggendario dei Deep Purple), Mark Boals
(cantante dei Malmsteen), Doogie White (cantante dei Malmsteen e Raimbow),
Michael Schenker (chitarrista degli Ufo e Scorpion), Edu Falaschi (cantante
degli Angra), Dino Fiorenza, Ike Willis (chitarrista della band di Frank
Zappa).
Al loro fianco ha potuto confrontarsi con i migliori
chitarristi del mondo e ognuno di loro è rimasto sorpreso della sua velocità, del suo talento, infatti, riesce a suonare 129 note in un secondo.
Nel Sanremo Music
Awards è stato notato dal Patron della manifestazione Nicola Convertino che gli ha proposto un contratto con la Warner e il tour nella Via della Seta, e
ora Davide si prepara a diventare l’icona di un’epoca, il mentore della musica
suonata, del virtuosismo portato ai massimi livelli, come nessuno più sa fare o
nemmeno osa fare.
Viviamo in un momento storico particolare per la musica; la
musica “suonata”, il virtuosismo
sembrano passati di moda, ma solo perché la maggior parte dei musicisti non osa
più, non sono più abituati a fare musica suonata, ci si affida sempre più alle
macchine, agli effetti, i virtuosi degli anni 60/70, dell’epoca Beat sembrano
ombre, lontani ricordi, ma poi di fronte alle dita veloci di Davide Lo Surdo il
pubblico va in visibilio…e allora? Allora Davide
ha trovato la strada giusta, attraverso il suo talento sconfiggerà il
predominio delle macchine e l’uomo riprenderà il controllo della musica.
Grazie Davide per riportare la musica ai suoi albori dove
l’uomo era protagonista e il metronomo era dentro di noi.
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